giovedì, marzo 23, 2006

A quei marinai ...

Un uomo può placare
la sua tempesta
con gli occhi della sua terra.
E letti di fiori
per quell'anima
che sceglie di fermare
l'infausto errare del suo corpo
nel sapore di Lei.
Lei che raccoglie
quella sua corazza così pesante,
ormai dimentico
di sostenerla.
E quelle ferite così
evidenti sul suo corpo
passano
con il respiro di Lei.
Un vento dei mari del sud,
caldo,
ma che bagna lo spirito
con la brezza
del suo mare.

1 Comments:

Blogger gigi said...

e di te scrivo la gioia di essere stato illuminato dalla tua luce nel mio cammino..
grazie

7:46 AM  

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