Omaggio al Valente!
Il Valente è un folletto deficente che, a volte, sta sul cazzo alla gente!
Il Valente è l'astro nascente del qualunquismo imperante...ma comunque è diligente e, a volte, anche affettuosamente presente; per questo non sarò certo io a scagliare la prima pietra sul caro Valente...però, O mio Dio, com' è bello dare dell'idiota al Valente: è rilassante, divertente, a volte addirittura esaltante!
Quando lo vedi aggirarsi, con il suo musetto da furfante, come un animaletto impertinente nella tundra abbruzzese o nella taiga di via S. Fumia che tutte le feste porta via, non puoi non sentire una gioia crescente, non puoi non cantare evviva Evviva EVVIVA IL VALENTE!!!
Per questo io mi chiedo: dove sei ora O Tu che fai ridere e dai gioia alla gente? Dove sei mio caro Valente?
So che tornerai...forse, quando io non sarò tu ancora sarai, e rimarrai...
in mezzo ai guai che combini, che sono miracoli senza confini...
O Valente, seppur deficiente, impotentente, caliante, puzzolente, onniscente, ignorante, artisticamente potente: sei tu Louis Armstrong che rinato sulle pendici del Gran Sasso, torna ora tra la gente che non può più non inginocchiarsi al tuo cospetto e gridare e mormorare:
O Grande Valente, il prescelto...
O Grande Spirito che ci hai fatto da scudo quando dai cieli piovvero rami...
Sempre canteremo la tua gloria!!! Nei secoli dei secoli, Amen!
Il Valente è l'astro nascente del qualunquismo imperante...ma comunque è diligente e, a volte, anche affettuosamente presente; per questo non sarò certo io a scagliare la prima pietra sul caro Valente...però, O mio Dio, com' è bello dare dell'idiota al Valente: è rilassante, divertente, a volte addirittura esaltante!
Quando lo vedi aggirarsi, con il suo musetto da furfante, come un animaletto impertinente nella tundra abbruzzese o nella taiga di via S. Fumia che tutte le feste porta via, non puoi non sentire una gioia crescente, non puoi non cantare evviva Evviva EVVIVA IL VALENTE!!!
Per questo io mi chiedo: dove sei ora O Tu che fai ridere e dai gioia alla gente? Dove sei mio caro Valente?
So che tornerai...forse, quando io non sarò tu ancora sarai, e rimarrai...
in mezzo ai guai che combini, che sono miracoli senza confini...
O Valente, seppur deficiente, impotentente, caliante, puzzolente, onniscente, ignorante, artisticamente potente: sei tu Louis Armstrong che rinato sulle pendici del Gran Sasso, torna ora tra la gente che non può più non inginocchiarsi al tuo cospetto e gridare e mormorare:
O Grande Valente, il prescelto...
O Grande Spirito che ci hai fatto da scudo quando dai cieli piovvero rami...
Sempre canteremo la tua gloria!!! Nei secoli dei secoli, Amen!
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