venerdì, luglio 01, 2005

Notte.

Perfetto. Notte. Lastricare strade di buone intenzioni è un'attività interessante; in un certo senso si pianifica per il futuro.

Si muore di caldo. Anche nel cuore della notte. Mi viene da pensare ai pesci che entrano volando dalle finestre... che sono chiuse. Niente spettacoli pirotecnici. Peccato.

Come primo post di un blog questo è esageratamente onirico... non che la cosa mi sfiori minimamente, ovvio. Sto pensando, e intanto il tempo passa. Lente, lente currite, noctis equi - per restare in tema di citazioni auliche. Oggi pare proprio che sia ispirato, non c'è che dire.

Dovrei fare qualcosa. Devo fare qualcosa in fretta. Forse so anche cosa, guarda un po'. So anche che non farò altro che perdere tempo fino a quando non sarò costretto a smettere, come al solito.

D'altra parte so benissimo che non reggerò in eterno. Lo so io, lo sanno - sapete - tutti. E non sto parlando di perdere tempo. Ma anche questo, forse, non c'era bisogno di dirlo.

Mi sto parlando addosso come al solito. Deformazione professionale. Fa un caldo maledetto, e tutto è acqua. Me compreso.

Basta così, per oggi. E' ora di lavorare ai numeri primi (all work and no play makes jack a dull boy)